

La vitamina B6 riveste un ruolo importante nella sintesi dell’emoglobina e in diversi processi metabolici, oltre a influenzare l’efficienza da parte dell’organismo nell’utilizzo delle proteine.2 La vitamina B6 è inoltre fondamentale per lo sviluppo e il funzionamento del sistema nervoso, principalmente attraverso la sintesi dei neurotrasmettitori, sostanze chimiche che produciamo e che sono fondamentali per la propagazione degli impulsi nervosi.2
Studi clinici hanno suggerito che la vitamina B6 potrebbe svolgere un ruolo nella prevenzione della pre-eclampsia, una complicanza che a volte può insorgere in gravidanza, e nella possibilità di un parto pretermine, oltre ad essere preziosa nel fornire sollievo dalla nausea gravidica.1
L’acido folico e i folati sono vitamine del gruppo B, note con il nome di vitamina B9, e sono utilizzate dal nostro organismo per produrre nuove cellule.3,4 Infatti, sono particolarmente importanti per i processi di formazione dell’embrione.3,4 Per questo motivo, negli ultimi decenni, è stato riconosciuto un ruolo essenziale all’acido folico nella prevenzione di alcune malformazioni del feto, particolarmente di quelle a carico del tubo neurale, cioè la parte dell’embrione da cui si origina il sistema nervoso centrale, come anche di altre problematiche legate alla gravidanza (ritardo di crescita intrauterina, parto prematuro).3,4 La quantità di vitamina B9 introdotta con l’alimentazione, se varia ed equilibrata, è generalmente adeguata.3 Tuttavia, per le donne il fabbisogno nutrizionale giornaliero di vitamina B9 aumenta durante la gravidanza e l’allattamento: per questo motivo è raccomandata la supplementazione di acido folico, la vitamina B9, in gravidanza, in particolare a partire almeno da 1 mese prima del concepimento fino al terzo mese di gravidanza.3,4
Con il termine di vitamina B12 si indica un gruppo di sostanze contenenti cobalto (cobalamine), coinvolte nel metabolismo di acidi grassi, amminoacidi e acidi nucleici.2 Quando in gravidanza la vitamina B12 è bassa, si può creare una situazione particolarmente delicata, con effetti pericolosi per il nascituro. 2 Una supplementazione di vitamina B12 ha dimostrato grande utilità nel prevenire gli effetti collegati alla carenza come anemia, basso peso alla nascita e ritardi di crescita intrauterina. 5
Sempre più evidenze scientifiche suggeriscono che la dieta materna influenza l'esito della gravidanza, ed un recente studio norvegese ha dimostrato che il consumo durante la gravidanza di probiotici, contenuti in latti fermentati , può avere un effetto protettivo dal rischio di sviluppo di patologie gravidiche tra cui pre-eclampsia e parto pretermine.6
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