Vitamina D: l'importanza della vitamina del sole

La vitamina D è un micronutriente importante per il nostro organismo, i cui livelli sono influenzati dall’esposizione solare e, in misura minore dalla dieta. Ma cosa succede quando si hanno bassi livelli di vitamina D? Come fare per correre ai ripari e assicurarsi livelli adeguati di questa vitamina, importante per la salute di ossa e sistema immunitario?
Vitamina D e sole Vitamina D e sole

L’importanza della vitamina D per l’organismo nelle diverse età

La funzione principale della vitamina D è quella di favorire il processo di mineralizzazione e formazione delle ossa, regolando i livelli di calcio e fosforo nel corpo (ad esempio aumentandone l’assorbimento a livello intestinale).

Oltre a questa funzione, che è certamente la più conosciuta, la vitamina D svolge anche altre attività, tra cui il supporto al nomale funzionamento dei muscoli e al nomale funzionamento del sistema immunitario.

In particolare, agisce :stimolando  l’eliminazione di alcuni microrganismi patogeni

modulando la risposta infiammatoria.1

La vitamina D è fondamentale durante tutta la vita. Una sua carenza può portare a problematiche diverse, a seconda dell’età e di alcune situazioni particolari.

Una carenza protratta di vitamina D nei bambini può portare alla comparsa di problematiche caratterizzate da un’inadeguata mineralizzazione dell’osso, che risulta più fragile e deformabile.

Negli adulti, la carenza protratta di vitamina D porta a una malattia analoga, associato a una riduzione della mineralizzazione ossea ,maggiore fragilità e tipiche deformità.1

Le cause di bassi livelli di vitamina D, diffusi negli adulti e negli anziani, sono molto probabilmente una scarsa esposizione alla luce solare, oltre ad una ridotta assunzione della vitamina D con la dieta.1

L’assunzione di vitamina D: la sola dieta non basta

Oltre all’esposizione solare, la vitamina D può essere assunta con la dieta.

Alimenti ricchi di vitamina D sono:

  • pesce grasso, come salmone, sardine, aringhe e sgombri
  • fegato
  • tuorli d'uovo
  • funghi.1

Per garantire il giusto apporto di questo nutriente la dieta soltanto non è sufficiente, ma è necessaria l’esposizione al sole.

La carenza di vitamina D è un fenomeno in crescita a livello mondiale: colpisce infatti il 50% della popolazione globale, circa 1 miliardo di persone.2 Questo sembra essere dovuto a stili di vita e fattori ambientali che riducono l’esposizione al sole.2

Tra le categorie di individui con un rischio maggiore di avere bassi livelli di vitamina D vi sono:

  • bambini
  • donne in gravidanza
  • persone che soffrono di obesità
  • persone con la pelle scura.4

Nel caso in cui la dieta e l’esposizione al sole non fossero sufficienti, è importante correre ai ripari.

 

Quando dieta e sole non bastano? Alimenti fortificati

In particolari momenti dell’anno in cui esporsi al sole è difficile, per esempio durante l’inverno, o in caso di carenza di vitamina D, un aiuto può venire dagli alimenti fortificati.2,3

Esistono in commercio vari prodotti che sono addizionati con questa vitamina, e che sono quindi utili a integrare la vitamina D, in caso di insufficienza.

Per valutare la presenza di bassi livelli di vitamina D e quindi decidere di ricorrere ad alimenti fortificati o ad altre soluzioni, è importante rivolgersi sempre in primo luogo al proprio medico, che saprà indicarvi la soluzione più adatta alla vostra situazione specifica.

 

Bibliografia:

  1. Istituto Superiore di Sanità. Vitamina D https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/v/vitamina-d
  2. Rathish Nair and Arun MaseehI. Vitamin D: The “sunshine” vitamin J Pharmacol Pharmacother. 2012 Apr-Jun; 3(2): 118–126.
  3. NHS. How to get vitamin D from sunlight. https://www.nhs.uk/live-well/healthy-body/how-to-get-vitamin-d-from-sunlight/
  4. Krati Chauhan, et al. Vitamin D. NCBI Bookshelf Stat peaks.