Gli anni aumentano e le difese si abbassano
Per aiutarci a invecchiare in salute, sono diverse le strategie che si possono mettere in atto.
Tra queste, l’utilizzo di probiotici favorisce la salute intestinale, che a sua volta si riflette anche su quella dell’intero organismo.
Il consumo giornaliero di latti fermentati con probiotici aiuta a mantenere l’equilibrio del microbiota intestinale.
Il tempo passa per tutti e man mano che passa porta con sé dei cambiamenti a cui il corpo si deve adattare.
Tra questi emerge anche una ridotta attività del sistema immunitario: il sistema preposto alla difesa del nostro organismo, infatti, va incontro a una progressiva riduzione della propria capacità protettiva.
Questo fenomeno è conosciuto con il nome di immunosenescenza.
Come conseguenza, Il corpo diventa quindi più vulnerabile alle infezioni e agli attacchi di batteri e altri microrganismi patogeni.1
Cosa accade al corpo che invecchia?
Le modifiche a cui il nostro organismo va incontro durante il processo di invecchiamento sono molteplici e anche molto diverse tra loro.
Se focalizziamo l’attenzione sul sistema immunitario, tra le conseguenze dell’immunosenescenza vediamo che le cellule che lo compongono perdono parte della loro funzione difensiva.
I macrofagi rappresentano le “cellule spazzine”, in grado cioè di assorbire al loro interno particelle estranee, tra cui batteri e patogeni di vario genere, e di eliminarli. Con il passare degli anni i macrofagi diventano meno efficienti nello svolgere questa loro funzione cruciale.
Nel caso dei linfociti T e B, allo stesso modo, la capacità di risposta immunitaria specifica si riduce.
Infine, subiscono delle alterazioni anche i meccanismi legati alla risposta infiammatoria, processo indispensabile che il nostro corpo mette in atto in presenza di danni di vario genere o di agenti pericolosi per la propria integrità, come batteri o virus.
Cosa accade?
Secondo alcuni studi, l’avanzare dell’età è associato alla presenza di uno stato di infiammazione cronica di bassa intensità, situazione che può innescare altri meccanismi patologici.
L’infiammazione sistemica, infatti, viene considerata uno dei fattori di rischio principali per lo sviluppo di malattie legate all’invecchiamento, tra cui quelle che coinvolgono il sistema cardiovascolare.1
Anche le mucose e l’epidermide, che rappresentano un’importante barriera del corpo contro le minacce esterne, con il passare dell’età vanno incontro ad alterazioni che ne riducono la funzione difensiva.
In particolare, diminuiscono:
- l’integrità della pelle, che quindi perde in parte la propria funzione di barriera contro l’esterno
- la produzione di muco, che è fondamentale per intrappolare piccole particelle e microrganismi patogeni
- le ciglia, che normalmente tengono gli occhi puliti e liberi da detriti e batteri; diventando meno folte, si riduce il loro effetto protettivo.
Tutte queste alterazioni, nel loro insieme, contribuiscono a rendere la persona anziana più vulnerabile alle infezioni, sia batteriche sia virali.1
Sistema immunitario e intestino
Secondo molti studi, anche l’intestino rappresenta un organo fondamentale per garantire la salute dell’organismo.
In particolare, sono i batteri presenti a livello dell’intestino a svolgere questa funzione.
Le specie batteriche presenti sono centinaia e nel loro insieme costituiscono il microbiota intestinale. La composizione del microbiota intestinale nel corso della nostra vita, adattandosi anche agli stimoli esterni, quali stress o cambiamenti nella dieta.
Durante il processo di invecchiamento, si verifica un cambiamento nelle popolazioni batteriche presenti: aumenta il numero di batteri anaerobi dannosi e diminuisce il numero di microrganismi benefici come i lactobacilli e i bifidobatteri.
Tutte queste alterazioni, unite a modificazioni della dieta e del funzionamento dell’intestino, tipiche dell’età avanzata, provocano uno stato di infiammazione cronica e una maggiore vulnerabilità dell’intestino alle infezioni.2
Invecchiare in modo sano: ecco come
Uno degli obiettivi che bisogna tenere a mente è quello di mantenere il più possibile uno stile di vita sano, che comprende attività fisica moderata e dieta equilibrata.
Un’alimentazione sana, infatti, è cruciale, e non solo nelle persone anziane.
Il corretto apporto di sostanze nutritive come vitamine e minerali, per esempio, aiuta il corretto funzionamento della risposta immunitaria.
Per proteggere la salute del sistema gastrointestinale, un valido aiuto è rappresentato da prodotti contenenti probiotici, ossia microrganismi vivi che, somministrati in quantità adeguata, apportano beneficio alla salute dell’ospite.
Questi prodotti sono studiati per favorire l’equilibrio del microbiota intestinale, e la sua funzione di difesa.
Evidenze scientifiche, infatti, dimostrano che l’utilizzo di probiotici possa effettivamente migliorare la salute complessiva e la resistenza alle infezioni, anche in persone di età avanzata.
Il consumo di una bevanda che contenga il batterio Lactobacillus casei per quattro settimane, per esempio, è associato a effetti positivi sulle funzioni difensive del sistema immunitario, in persone di anziane.1
L’utilizzo di probiotici, inoltre, può migliorare lo stato nutrizionale, dato che facilita l’assorbimento di sostanze nutrienti essenziali, come il calcio e il magnesio, sia durante la terza età che in tutto l’arco della vita.2
Souces:
1.https://www.nursingtimes.net/roles/older-people-nurses/anatomy-and-phys…
he-immune-system/7021356.article
2. Pragnesh J. et al. The aging gut and the role of prebiotics, probiotics, and synbiotics: a
review. J Food Sci Technol. 2015 Dec; 52(12): 7577–7587.
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